Mountain Bike
Doppia ascesa al Passo Digola
Inedita doppia scalata sali la Digola, scendi la Digola, risali la Digola e ridiscendi la Digola. Escursione abbastanza impegnativa, non nella lunghezza ma nella discesa tecnica di una vecchia strada ormai dismessa verso Campolongo.
ITINERARIO: Dalla Chiesa principale di Sappada (Borgata Palù) si scende verso il parcheggio camper, nei cui pressi si gira a destra (indicazioni sentiero CAI 314), proseguendo fino ad incontrare il primo ponte sul Piave, che si attraversa; dopo aver incontrato un capitello, si risale per breve tratto costeggiando il Rio Storto, fino a giungere ad un secondo ponte, si attraversa. Si segue la l'ampia strada verso destra che costeggia il fiume per poi dopo un'ampia svolta verso sinistra si innoltra nel bosco e comincia a salire, alternando strappi più duri a tratti più agevoli fino a raggiunge il Passo a quota 1674m. Si prosegue ora in discesa superando il Tabià Digola e deviando poi a destra in prossimità del primo tornante. La sterrata inizialmente molto bella e scorrevole si fa via via più stretta diventando un tecnico sentiero dal fondo sassoso con alcuni tratti da affrontare a piedi fino a giungere alle porte di Campolongo. Si svolta quindi a sinistra risalendo la Val Frison, dopo un centinaio di metri si devia a destra (baita Pian degli Usei) subito dopo la baita a sinistra si passa un ponticello e si prosegue con qualche sali scendi fino al bivio per il Passo Digola (sentiero CAI 312). La seconda salita è più ripida della prima ma presenta un bellissimo fondo con alcuni tratti in asfalto fino a giungere nuovamente al Passo. Dopo poche centinaia di metri di discesa (100mt. dopo Casera Tamer di dentro) si imbocca sulla destra la sterrata che con pendenze piuttosto accentuate scende verso la Valle del Silenzio. Raggiunto il fondovalle si continua in falsopiano rientrando a Sappada.
NOTE: Prestare molta attenzione alla prima discesa che porta verso Campolongo di Cadore, presenta tratti molto ripidi e tecnici, solo per Biker esperti. Nel caso si consiglia di scendere lungo la strada denominata sentiero CAI 312 che poi è quella che affronterete lungo la seconda salita verso il Passo Digola.
ITINERARIO: Dalla Chiesa principale di Sappada (Borgata Palù) si scende verso il parcheggio camper, nei cui pressi si gira a destra (indicazioni sentiero CAI 314), proseguendo fino ad incontrare il primo ponte sul Piave, che si attraversa; dopo aver incontrato un capitello, si risale per breve tratto costeggiando il Rio Storto, fino a giungere ad un secondo ponte, si attraversa. Si segue la l'ampia strada verso destra che costeggia il fiume per poi dopo un'ampia svolta verso sinistra si innoltra nel bosco e comincia a salire, alternando strappi più duri a tratti più agevoli fino a raggiunge il Passo a quota 1674m. Si prosegue ora in discesa superando il Tabià Digola e deviando poi a destra in prossimità del primo tornante. La sterrata inizialmente molto bella e scorrevole si fa via via più stretta diventando un tecnico sentiero dal fondo sassoso con alcuni tratti da affrontare a piedi fino a giungere alle porte di Campolongo. Si svolta quindi a sinistra risalendo la Val Frison, dopo un centinaio di metri si devia a destra (baita Pian degli Usei) subito dopo la baita a sinistra si passa un ponticello e si prosegue con qualche sali scendi fino al bivio per il Passo Digola (sentiero CAI 312). La seconda salita è più ripida della prima ma presenta un bellissimo fondo con alcuni tratti in asfalto fino a giungere nuovamente al Passo. Dopo poche centinaia di metri di discesa (100mt. dopo Casera Tamer di dentro) si imbocca sulla destra la sterrata che con pendenze piuttosto accentuate scende verso la Valle del Silenzio. Raggiunto il fondovalle si continua in falsopiano rientrando a Sappada.
NOTE: Prestare molta attenzione alla prima discesa che porta verso Campolongo di Cadore, presenta tratti molto ripidi e tecnici, solo per Biker esperti. Nel caso si consiglia di scendere lungo la strada denominata sentiero CAI 312 che poi è quella che affronterete lungo la seconda salita verso il Passo Digola.
Quando prendi la tua attrezzatura, che sia uno zaino e una corda, un paio di sci e delle pelli o una mountain bike, parti, e quando superi i Monti ti senti di aver vissuto un'altra giornata speciale